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PASOLINI e lo YEMEN

La Regina di Saba

 

LA CITTA' DI SABA
 

André Malraux, scrittore e futuro ministro della Cultura francese, andò in Yemen nel 1934. Come giovane inviato dell'Intransigeant sorvolò il Paese in cerca della leggendaria città di Saba. Ma essa si negò a lui. Malraux tenne un resoconto di questa sua avventura, poi pubblicato.
Dal suo pellegrinaggio giovanile: "Costituito di rocce vulcaniche, si innalza un immenso pugnale da sacrifici, curvo, rilucente di centinaia di faccette nere, simili ai coltelli di ossidiana dei preti atzechi: è la valle degli Aditi, dove le leggenda seppellisce quei re di Saba che non giacciono a Ma'rib… Poiché trascorreranno anni e anni prima che gli scavatori vengano a gettare palate di mistero, possiamo sperare che quella tomba rimanga per lungo tempo il sepolcro della regina. Da tempo Salomone era fuggito da Gerusalemme. Assoggettati al sigillo il cui ultimo segno può essere decifrato solo dai morti, i demoni l'avevano seguito attraverso il deserto di alberi pietrificati nella sabbia… Arrivò un tarlo, cercava del legno. Vide il bastone regale, attese, e rassicuratosi, prese a forarlo. Dopo pochi minuti bastone e re caddero in polvere: il Signore del silenzio, al cui cospetto persino gli uccelli osservavano la tradizione, aveva voluto morire in piedi al fine di asservire per l'eternità alla regina i demoni da lui governati. Liberi ormai di abbandonare il palazzo costruito all'infinito nel silenzio di Salomone e dove le scale babilonesi si aprivano a caso verso il cielo, essi corsero alla città, ma i suoi palazzi già cadevano in rovina e la regina era morta da trecento anni. Ne cercarono la tomba fino nelle profondità delle montagne e qui la trovarono, annunciata dall'iscrizione illustre "Deposi su rose il suo cuore incantato e sospesi all'albero del balsamo un ricciolo dei suoi capelli. E colui che l'amava stringe al cuore il ricciolo e s'inebria di tristezza respirandolo…" (da André Malraux, La Regina di Saba. Un'avventura nel deserto yemenita, Edit editore).