Le
mura di Sana'a
1970-71.
.
Documentario in forma di appello all'UNESCO
Regia
e commento Pier Paolo Pasolini; fotografia
Tonino Delli Colli; montaggio Tatiana Casini
Morigi.
Produzione
Rosima Amstalt; produttore Franco Rossellini;
pellicola Kodak Eastmancolor; formato 35
mm, colore; macchine da ripresa Arriflex; sincronizzazione
Cinefonico Palatino.
Riprese domenica 18 ottobre
1970, esterni Sana'a (Yemen del Nord), Adramaut
(Yemen del Sud); durata 13 minuti e 20 secondi.
I
commenti
Nel
corso della lavorazione del Fiore delle Mille e una notte,
alla fine delle riprese effettuate nello Yemen, Pasolini girò
il film-documentario Le mura di Sana'a.
Era l'ultima domenica che passavamo a Sana'a, capitale dello
Yemen del Nord, disse Pasolini. Avevo un po' di pellicola
avanzata dalle riprese del film. Teoricamente non avrei dovuto
possedere l'energia per mettermi a fare anche questo documentario;
e neanche la forza fisica, che è il requisito minimo. Invece
energia e forza fisica mi son bastate, o perlomeno le ho fatte
bastare. Ci tenevo troppo a girare questo documento.
Si tratterà forse di una deformazione
professionale, ma i problemi di Sana'a li sentivo come problemi
miei. La deturpazione che come una lebbra la sta invadendo,
mi feriva come un dolore, una rabbia, un senso di impotenza
e nel tempo stesso un febbrile desiderio di far qualcosa,
da cui sono stato perentoriamente costretto a filmare. Ma
è chiaro che se volessi veramente ottenere qualcosa, dovrei
dedicare a questo scopo la mia intera vita. Son cose che qualche
volta si pensano ma poi non si fanno. Frustrazione terribile,
ma consolata dal pensiero che ci sono persone che, in realtà,
per mestiere dovrebbero occuparsi di questi problemi e che
dunque la responsabilità è dovuta a loro
Ma intanto ogni giorno che passa è un pezzo delle mura di Sana'a
che crolla o vien nascosto da una catapecchia 'moderna'. È
uno dei miei sogni occuparmi di salvare Sana'a ed altre città,
i loro centri storici: per questo sogno mi batterò, cercherò
che intervenga l'Unesco .
Recentemente
la Rai ha riproposto le suggestive immagini di questo film-documentario,
tra le quali sono grandemente apprezzabili soprattutto quelle
che mostrano in infiniti dettagli i particolari dei palazzi
antichissimi della città (le forme e le decorazioni delle
finestre e delle sovrastrutture poste in alto ai palazzi stessi
che per qualche aspetto ricordano i pizzi delle decorazioni
di alcune case veneziane e le tinteggiature uniformi e calde
, tutti simboli di una grande ed evoluta cultura).
Notevole e commosso è il commento di Pasolini, che, utilizzando
la sua stessa voce, si appella all'Unesco perché protegga
quelle bellezze, le conservi e le salvaguardi quali patrimonio
storico-culturale dell'intera umanità.
|