Il paese dipende
molto dagli aiuti stranieri e dalle rimesse degli emigrati; il PIL
pro capite è di circa 280 dollari USA (1994). L'agricoltura e la pesca,
perlopiù di sussistenza, occupano gran parte della popolazione attiva
nel sud (una delle regioni più povere del mondo arabo); fa eccezione
Aden, il principale porto per il rifornimento delle navi tra il mar
Mediterraneo e l'oceano Indiano, al cui declino, avvenuto durante
gli anni Settanta e Ottanta, si è cercato di porre rimedio tramite
l'istituzione, nel 1991, di una zona interna di libero scambio. L'agricoltura
rappresenta la maggiore risorsa anche nelle regioni centrosettentrionali
del paese, dove viene praticata sia per l'esportazione sia per il
consumo interno. Nelle regioni meridionali le principali colture sono
miglio, orzo, meloni e sesamo, mentre per uso commerciale si coltivano
cotone, e in misura minore, tabacco e qat, le cui foglie contengono
sostanze stupefacenti. Nel nord, le caratteristiche climatiche e morfologiche
permettono una produzione assai diversificata che varia dai cereali
al cotone, da diversi tipi di frutta e ortaggi al caffè, la principale
coltura da esportazione; nelle regioni montuose la coltivazione avviene
su terrazzamenti. Negli anni Ottanta sono stati avviati progetti di
canalizzazione delle acque per permettere l'irrigazione che favorisce
la coltivazione di sorgo, mais, datteri, mandorle e uva. Notevole
importanza ha, in tutto il paese, l'allevamento, soprattutto di bovini,
pecore e capre. Oltre alla grande raffineria di petrolio di Little
Aden (presso Aden), il settore manifatturiero consta di numerose industrie
leggere di piccole dimensioni la cui produzione è destinata principalmente
al mercato locale; i prodotti principali sono cemento, articoli in
metallo, tessuti di cotone e vernici. Tra le attività tradizionali
più rilevanti si citano la concia delle pelli, la filatura e l'artigianato.
Per quanto riguarda le risorse minerarie, poco si conosce dal momento
che la maggior parte delle aree non sono ancora state esplorate a
livello geologico. Presso Ta'izz sono presenti vasti depositi di rame,
mentre nel Tihama (a Ma'rib) si estrae petrolio. Lo Yemen dipende
fortemente dalle importazioni, che nei primi anni Novanta consistevano
principalmente in derrate alimentari, macchinari e prodotti chimici;
nello stesso periodo il paese esportava caffè, cotone, pellami e petrolio.
I maggiori partner commerciali del paese sono Stati Uniti, Cina e
Giappone. Non esiste rete ferroviaria; nel 1993 vi erano circa 51.710
km di strade, di cui 4750 asfaltati, ma molte aree rimangono inaccessibili
agli autoveicoli. Sono presenti sei aeroporti internazionali. Lungo
la costa si sono sviluppati importanti porti, come quello di Aden,
che collegano il paese a numerosi scali africani e medio-orientali.
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